Obbligo di nomina del Data Processor Officer (Responsabile della protezione dei dati personali) da parte dei fornitori di servizi telefonici e/o telematici

06 febbraio 2017

Con le linee guida, WP 243/16, del Gruppo di Lavoro sulla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, e’ stato fugato ogni dubbio circa l’obbligo di nomina del DPO  da parte dei fornitori di servizi telefonici e/o telematici.

 Per il gruppo di lavoro, questa categoria di fornitori di servizi tratta su “larga scala” categorie particolari di dati personali, ex art. 37, comma 1, lett.b) e c) del Regolamento Generale sulla protezione dei dati, che dovra’ essere applicato obbligatoriamente dal 25 maggio 2018. Il Regolamento non fornisce specificamente una definizione di “larga scala”, ma il considerato 91 ne fornisce una idonea indicazione.

Non solo, sempre per il WP29, l’attività di cura del funzionamento di una rete di telecomunicazione e l’erogazione di prestazione di servizi di comunicazione elettronica sono tutte attivita’ in relazione alle quali, viene eseguito un “monitoraggio regolare e sistematico degli interessati su larga scala", (ex art. ex art. 37, comma 1, lett. b) del Regolamento Generale sulla protezione dei dati, da cui scaturisce un obbligo di nomina del DPO.

Avv. Silvia Giampaolo

Archivio news

 

News dello studio

apr16

16/04/2024

Codice delle Comunicazioni elettroniche

Pubblicato il DECRETO LEGISLATIVO 24 marzo 2024, n. 48 , recante le Disposizioni correttive al decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207, di attuazione della direttiva (UE) 2018/1972 del

apr5

05/04/2024

Diritto d'Autore:La normativa italiana che esclude dalla gestione dei diritti d’autore le società indipendenti stabilite in un altro Stato membro è incompatibile con il diritto dell’Unione

Con la sentenza del 21 marzo 2024, la Corte di Giustizia dell'UE, nella causa C-10/22 | LEA ha stabilito che la normativa italiana che esclude dalla gestione dei diritti d’autore le societa` indipendenti

apr5

05/04/2024

Tutela dei consumatori: Agcm sanziona per i oltre 4 milioni Verisure

Per l'Agcm, la società ha promosso in maniera ingannevole il sistema di allarme Verisure, ha ostacolato il recesso dal contratto e ha attivato automaticamente il servizio durante il periodo di

News Giuridiche