Agcom: Esiti dell’indagine conoscitiva concernente le prospettive di sviluppo dei sistemi wireless e mobili verso la quinta generazione (5G)

06 marzo 2018

In data 5 marzo 2018, l’Agcom ha pubblicato gli Esiti dell’indagine dell’indagine conoscitiva concernente le prospettive di sviluppo dei sistemi wireless e mobili verso la quinta generazione (5G) e l’utilizzo di nuove porzioni di spettro al di sopra dei 6 GHz, avviato con la delibera n. 557/16/CONS del 24 novembre 2016, pubblicata sul sito web in data 23 dicembre 2016.

Dal punto di vista generale, è stato sostanzialmente confermato come lo sviluppo del 5G riguardi un insieme estremamente variegato di servizi e applicazioni, che nel loro complesso non sono riconducibili all’impiego di una sola gamma di frequenze ma piuttosto ad un insieme di varie gamme, aventi ciascuna determinate caratteristiche, con infrastrutture di rete mobile e wireless diffusamente interconnesse con quelle di rete fissa e, in particolare, con quella in fibra ottica e con la possibilità, per talune funzionalità ed impieghi particolari, di collegamenti realizzati attraverso l’uso di reti satellitari.

Il 5G sarà caratterizzato da una nuova tecnologia radio (ad oggi indicata come NR - New Radio), ottimizzata anche per l’uso di bande larghissime ad alta frequenza, a cui si aggiunge l’evoluzione dell’LTE (Long Term Evolution). In linea con le decisioni in ambito 3GPP, a partire dalla Release 15 del 3GPP, l’evoluzione dell’LTE e la nuova interfaccia radio (NR) definiranno l’accesso 5G in un approccio multi-RAT (Radio Access Technology).

È stato evidenziato come il 5G non sia solo un “evento” tecnologico, ma rappresenti prima di tutto un’evoluzione nell’ecosistema, nelle tecnologie, nelle architetture, negli stessi modelli di business e dunque anche nell’organizzazione del lavoro dell’intera filiera.

La visione comune per la nuova generazione di telecomunicazioni mobili indica in particolare 3 principali scenari di impiego del 5G:

  • enhanced mobile broadband (eMBB),
  • massive machine type communications (mMTC)
  • ultra-reliable and low latency communications (URLLC).

Le nuove reti 5G dovranno soddisfare le esigenze di tutti i nuovi casi d’uso, come l’IoT (Internet of Things), incluse le comunicazioni di tipo M2M (Machine to Machine) e supportare tutti i principali settori verticali (c.d. verticals), e le applicazioni cosiddette critiche.

L’Agcom ha concluso il documento evidenziando che luce di quanto precedentemente esposto, si ritiene che il tema della proroga dei diritti d’uso in banda 3.4-3.6 GHz, che è in corso di trattazione con procedimento separato, e l’attuazione delle misure previste in tema di uso efficiente dello spettro e transizione alla tecnologia 5G incluse nella legge 27 dicembre 2017, n. 205, che prevede la definizione da parte dell’Autorità delle procedure di assegnazione delle bande 700 MHz, 3.6-3.8 GHz e 26 GHz entro il mese di aprile 2018, possano già ritenersi quali primi naturali spin-off dell’indagine, beneficiando pertanto del lavoro finora svolto e della mole di informazioni acquisite.

Oltre poi all’attività indicata, in termini di collaborazione con il MISE negli ambiti di attività di comune interesse, e all’azione del Comitato permanente per lo sviluppo dei servizi di comunicazione Machine To Machine (M2M) sulle questioni legate all’IoT, l’Autorità si riserva di valutare successivamente l’opportunità di avviare eventuali ulteriori supplementi di indagine o altre attività su temi specifici connessi al 5G.

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